PORDENONE - Zanotel: "La società sta crescendo. La D? Non so se siamo ancora pronti"

Gianpaolo Zanotel, presidente del Pordenone, ha parlato ai nostri microfoni durante l'ultima puntata di A Tutto Campo Fvg.

"Abbiamo vissuto un'estate con la soddisfazione di aver ottenuto un risultato che volevamo, tra l'altro con grande anticipo. E' stata un'estate di lavoro, abbiamo dovuto preparare la squadra per una categoria completamente diversa. Se consideriamo quello che riguarda organizzazione, infrastrutture e settore giovanile, ma anche la prima squadra, è ancora un work in progress. Stiamo lavorando, quest'anno abbiamo 320 tesserati nel settore giovanile, circa 100 in più. Abbiamo un centinaio di persone che ci danno una mano, a vario titolo. Utilizziamo quattro strutture oltre al "De Marchi", necessarie per ospitare tutte le nostre squadre. Vogliamo andare avanti su questo fronte e la strada è quella giusta. Il "De Marchi" è tutt'ora tappezzato di foto del passato. Spetta a noi raccogliere quest'eredità e mettere vicino altri successi. Noi vorremmo che la squadra diventasse un tutt'uno con la città. Vorrei che i cittadini identificassero in questa società i giusti valori. Questa società ha fatto la scelta strategica di identificarsi con la città di Pordenone. Quest'anno mi pare che in Eccellenza tutti vogliano vincere. Tutto nasce da una sorta di rivalità nei nostri confronti. Cercheremo di fare assolutamente la nostra parte. Per fare il salto di categoria ed essere pronti ad affrontare la D serve una struttura forte ed una società forte. In questo momento forse non lo siamo ancora. Cercheremo di fare le cose al meglio, quello che sarà sarà ma affronteremo il campionato con serenità. Noi siamo partiti con grande umiltà, consapevoli che comunque ci sarebbe stato garantito un privilegio. A parte qualche fuga in avanti molto limitata, con tutte le società c'è massimo rispetto e stima reciproca. Campaner, Filippini e Stefani sono tre nomi pesanti sui quali abbiamo cercato di basare questa ripartenza. Con Mirko Stefani abbiamo chiuso un contratto triennale. Di lui abbiamo bisogno e lui è contento di stare con noi. Come presidente percepisco entusiasmo, questa è la benzina che ci fa andare avanti."