IL PUNTO - Canciani: "Andare alla UEFA Regions' Cup sarebbe un sogno per l'intera regione"

Ermes Canciani, presidente della FIGC regionale, ha parlato ai nostri microfoni facendo un punto su varie tematiche:

"Quella della presentazione dello staff delle rappresentative è una giornata bellissima. Squadra che vince non si cambia. L'anno scorso la presentazione è avvenuta sempre qui a Santa Maria. Abbiamo iniziato prima perchè il 5 novembre affronteremo con l'Under 19 il Piemonte VdA per lo spareggio valido per andare a giocare la UEFA Regions' Cup. Sarebbe un sogno cercare di cimentarsi a livello europeo, sarebbe la prima volta per il Friuli Venezia Giulia. Si tratta di una competizione che si disputa ogni due anni. Noi che abbiamo vinto l'ultimo Torneo delle Regioni affronteremo il Piemonte che ha vinto nell'edizione del 2024 in uno spareggio. Ci sarà un torneo di qualificazione tra otto squadre, le due vincenti vanno poi a fare la fase finale. Giocheremo sul campo del San Luigi, in erba artificiale. Andare a Trieste è un atto dovuto verso il capoluogo della regione. Tutta la regione può essere orgogliosa. I ragazzi saranno delle annate 2007 e 2008. Sarà una sfida molto importante, perchè questa sarà poi l'ossatura della squadra che il prossimo anno farà il Torneo delle Regioni in Puglia. Quest'anno abbiamo anche una novità assoluta, la rappresentativa femminile. Dopo tantissimi anni parteciperà al Torneo delle Regioni. E' una scommessa che abbiamo voluto fare affidando tra l'altro la squadra ad una dipendente, patentata, come Annalia Plet. Sono curioso di capire lo spirito che queste ragazze ci metteranno. Le rappresentative sono il fiore all'occhiello della nostra attività. I fuoriquota? Mi aspettavo questo tipo di risultato. A fine anno riascolterò le società di Promozione ed Eccellenza. I numeri che in questo momento abbiamo soprattutto nel campionato di Eccellenza sono scadenti per l'utilizzo di fuoriquota. La volontà è quella di vincere subito, puntando su giocatori più esperti. Ritengo che comunque le squadre di Eccellenza e Promozione debbano dotarsi di almeno una squadra a livello di settore giovanile, non dico dell'intera filiera. Almeno una squadra bisogna averla, altrimenti è la fine del calcio. L'Under 18? E' una bellissima scommessa. Siamo in otto regioni che lo facciamo. Certo i risultati non sono eclatanti. Abbiamo inserito anche una squadra del campionato carnico, il Cavazzo. Logicamente in questo momento non stanno facendo risultati ma c'è una grande volontà in quella comunità di prepararsi al girone di ritorno. In un percorso di crescita è corretto allestire quattro rappresentative, che in questo caso diventano cinque, che nascono da quelle che solo le selezioni. In questo momento abbiamo l'Under 14, Under 15, Under 16, Under 17, avremo l'Under 18 e poi abbiamo l'Under 19. Vogliamo far crescere i ragazzi dentro gruppi omogenei. Tema violenza? Sono molto preoccupato. La violenza non nasce da episodi fra calciatori, ma da figure esterne. L'arbitro da questa stagione è un pubblico ufficiale, bisogna stare molto attenti ad alzare le mani. C'è un problema educativo in tutto questo che va affrontato seriamente. Questo non è un mondo di far west."